Simbolismo del cavallo: rituali funebri e stele votive
Benvenuti a questo nuovo episodio, dove esploreremo una dimensione affascinante e spesso misteriosa del cavallo: il suo simbolismo nelle religioni e nei miti antichi. Oggi vi condurremo in un viaggio attraverso il tempo, alla scoperta di come il cavallo fosse protagonista nei riti funerari e nelle stele votive delle antiche popolazioni italiane. Sin dai tempi più antichi, il cavallo non era solo un compagno di lavoro o di battaglia. Era anche un simbolo sacro, una creatura che incarnava forza, nobiltà e potere. Questo valore simbolico emerge chiaramente nei riti funerari e nelle raffigurazioni votive trovate nelle necropoli di diverse regioni italiane, come il Veneto e l'Etruria. Le antiche necropoli venete, come quelle di Altino, Padova ed Este, ci offrono testimonianze impressionanti. Qui sono stati trovati scheletri di cavalli sepolti accanto a quelli umani, spesso in posizioni di riposo, come se dovessero accompagnare il loro padrone nell'ultimo viaggio. In alcuni casi, i cavalli venivano sacrificati insieme ai defunti, un'usanza che rifletteva la loro importanza come compagni nell'aldilà e simboli di status sociale. A Piovego, sette cavalli sono stati trovati sepolti accanto a giovani uomini, forse guerrieri, in un atto di connessione tra l’uomo e il suo fedele destriero. Oltre alle sepolture, il cavallo appariva anche sulle stele votive e nei bronzetti ritrovati in luoghi sacri e necropoli. Queste rappresentazioni raffiguravano il cavallo in scene di guerra, parate o semplicemente in posizione solenne, come simbolo di forza e protezione. A Vulci e in altre aree dell’Italia centrale, i cavalli in bronzo decoravano le tombe, quasi a voler proteggere il defunto e rappresentare la sua potenza anche dopo la morte. Questi ritrovamenti ci raccontano di una profonda venerazione per il cavallo, che andava oltre la sua utilità pratica. Nelle culture antiche, il cavallo era visto come un tramite tra il mondo terreno e quello spirituale, una creatura capace di condurre l’anima del defunto attraverso i sentieri misteriosi dell'aldilà. E sulle stele votive, la sua immagine era una preghiera di protezione, un augurio di forza e sicurezza per chi intraprendeva il viaggio eterno.La presenza del cavallo nelle necropoli e nelle rappresentazioni votive ci parla di un tempo in cui l’uomo vedeva nel suo destriero non solo un alleato, ma un simbolo eterno di potere e lealtà. Un legame sacro, che ancora oggi, tra le rovine del passato e le opere d’arte, possiamo percepire e comprendere.Grazie per averci ascoltato. Nella prossima puntata, continueremo a esplorare nuove prospettive su questo straordinario animale che ha segnato la storia dell'umanità. Alla prossima!